giovedì 14 gennaio 2010

KAWASAKI WORLD CHAMPION!!!!!


Lo statunitense Scott Russell è stato uno dei miti della Superbike della prima metà degli anni ’90. È stato l’unico pilota della storia a vincere un titolo della SBK con la Kawasaki, è stato definito Mr. Daytona, per le numerose vittorie sul triovale della florida, ma ha avuto una carriera caratterizzata da grandi vittorie, alternate a grandi delusioni e incidenti. Russell ha vinto un titolo iridato Superbike, un titolo AMA Superbike e 3 titoli AMA Supersport, ha colto una vittoria alla 8 Ore di Suzuka, e 5 affermazioni alla 200 Miglia di Daytona.

Russell debutta nelle corse nel 1986, partecipando ad alcune gare americane della classe 750 Supersport. Nel 1989, con la Suzuki, prende parte come wild card alla tappa americana del mondiale SBK a Brainerd, chiudendo 15° e 17°. Nel 1990 passa alla Kawasaki, vince il suo primo titolo AMA, nella classe Supersport 750 (che riconquista anche nei due anni successivi, diventando il pilota più vittorioso della classe 750 negli States) e torna nel mondiale SBK, sempre come wild card nella gara di Brainerd, dove chiude 10° e 7°. Nel 1991, oltre alla tappa americana, dove chiude due volte secondo, salendo così per la prima volta sul podio iridato, Russell corre, sempre con la Kawasaki, anche le due manche di Sugo, in Giappone.

Nel 1992 le presenze dell’americano nel mondiale delle derivate dalla serie si fanno sempre più numerose. Inoltre vince i titolo AMA SBKe SS 750 e la sua prima 200 Miglia di Daytona. Il 1993 è l’anno del titolo iridato, dopo un gran duello con Carl Fogarty. Quell’anno corre e vince anche la 8 Ore di Suzuka, ma nel 1994 si deve piegare al britannico della Ducati. Chiude secondo il mondiale, ma vince nuovamente a Daytona.

Il 1995 inizia bene per Russel. Vince la 200 Miglia di Daytona battendo Fogarty, nonostante una caduta al primo giro e, all’oscuro del team Kawasaki (col quale corre il mondiale SBK), inizia a trattare col team Lucky Strike Suzuki, per prendere il posto di Schwantz in 500. Corre le ultime gare del Motomondiale di quell’anno e nel 1996 prende parte a tutto il campionato. Corre la 200 Miglia di Daytona con una Suzuki Superbike, ma viene battuto da Miguel DuHamel.

Dopo piccola la parentesi 500, nel 1997 torna nel mondiale SBK con il team Yamaha, col quale disputa anche la stagione successiva, vincendo entrambe le edizioni della 200 Miglia. Nel 1999 Russell torna negli States, porta in pista la Harley-Davidson VR1000 nel campionato AMA Superbike col team ufficiale, col quale disputa anche la stagione 2000.

Nel 2001 la Ducati lo ingaggia per correre il campionato AMA Superbike. L’obiettivo è il titolo, ma soprattutto vincere la 200 Miglia, gara che la Ducati non ha mai vinto. Per Russell, le premesse per conquistare la sesta affermazione ci sono tutte. Ma al via la sua Ducati si spegne e viene colpito da un pilota che partiva dalle retrovie. L’incidente ebbe ripercussioni pesanti sul fisico del pilota della Georgia, che quasi rischiò di perdere una gamba.

Per questo motivo, nel 2002, decise di ritirarsi ufficialmente dalle competizioni. Nel 2008 Scott decise di tornare in sella, a Daytona. Corse la gara con una Yamaha R1 Superstock di un team privato, gestito da amici, ma per Mr. Daytona, la gara, l’ultima alla quale prese parte, fu giusto un ritorno in sella senza troppe ambizioni.

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