giovedì 29 aprile 2010

Ah...ok allora ha ancora un senso farsi una motoretta:D:D:D

Ecco la tabella riassuntiva dei limiti, tenuto conto del 5% di tolleranza sul misurato

200 - 5%=190 e saremo entro i 40 km oltre il limite.
Ecco in sintesi la nuova scheda dei limiti e delle rispettive sanzioni:
Fino a 157 km/h nessuna sanzione.
Fino a 167 km/h (di media) 38 euro e 0 (zero punti)
Fino a 200 km/h (di media) 155 euro e appena 3 (tre) punti.
Fino a 221 km/h (di media) 500 euro e 5 (cinque) punti
Oltre 221 km/h (di media) 779 euro e 10 punti

Per quanti andranno alla media di 200 km/h i 3 punti persi saranno un'inezia rispetto a un corredo di 26 punti in dotazione al 90% dei patentati.

mercoledì 21 aprile 2010

e allora casco e guanti anche in auto!!!

ITALIANI - POPOLO DI BURLONI - IL MONDO CI RIDERA' DIETRO


L’estate scorsa la Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge n° 1720, riguardante alcune modifiche del Codice della Strada, che potrebbe sconvolgere il mondo dei motociclisti. Attualmente il DDL è sotto esame alla 8ª Commissione permanente del Senato (Lavori pubblici, comunicazioni) che sta analizzando i vari emendamenti proposti. Sostanzialmente questo disegno di legge aggiunge all’obbligo dell’uso del casco anche l’obbligo di indossare abbigliamento tecnico quando si è su due ruote.

Per chi guida mezzi al di sopra gli 11 Kw, ovvero veicoli oltre i 125 cc, diventerebbe obbligatorio l'uso di giacca tecnica e guanti, oltre al casco integrale. E più si sale di Kw, più aumentano le protezioni. Con moto tra i 25 e i 52 Kw bisogna avere anche il paraschiena integrato nella giacca mentre, sopra i 52 Kw, c’è l’obbligo della tuta o di giacca con paraschiena e pantaloni tecnici con protezioni. Non viene mai fatto riferimento alle calzature (quindi uno potrebbe andare in giro con una CBR1000 in tuta di pelle e infradito!), ma quello che è certo è questo disegno sembra quanto mai esagerato. È giusto proteggere e tutelare gli utenti delle due ruote, ma ve lo immaginate un avvocato romano, in agosto, con la sua BMW GS in tuta di pelle e 24 ore in moto verso l’ufficio?

A seguire trovate le modifiche proposte all’Art. 171 che dovrebbe introdurre queste nuove norme. Voi che ne pensate?

Art. 171 - (Dotazione di sicurezza per la conduzione di veicoli a due ruote)
1. Durante la marcia, ai conducenti, e agli eventuali passeggeri, di ciclomotori e motoveicoli è fatto obbligo di indossare indumenti e di tenere regolarmente allacciato un casco protettivo di tipo omologato, in conformità con i regolamenti emanati dall'ufficio europeo per le Nazioni Unite - Commissione economica per l'Europa e con la normativa comunitaria.

2. Ai fini di cui al comma 1:
a) per i veicoli fino a 11 Kw è obbligatorio l'utilizzo del casco intergrale;
b) per i veicoli da 11 Kw a 25 Kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani, e di giacca tecnica con protezioni per spalle e gomiti;
c) per i veicoli da 25 Kw a 52 Kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani, e di giacca tecnica con paraschiena integrale e con protezioni per spalle e gomiti;
d) per i veicoli oltre 52 kw è obbligatorio l'utilizzo di un casco integrale, di guanti per la protezione delle mani e di una tuta tecnica o di una giacca tecnica con paraschiena integrale e con protezioni per spalle e gomiti e di pantaloni tecnici con protezioni per fianchi e ginocchia.

3. Sono esenti dagli obblighi di cui al comma 2, i conducenti e i passeggeri:
a) di ciclomotori e motoveicoli a tre o quattro ruote dotati di carrozzeria chiusa;
b) di ciclomotori e motoveicoli a due o a tre ruote dotati di cellula di sicurezza a prova di crash, nonché di sistemi di ritenuta e di dispositivi atti a garantire l'utilizzo del veicolo in condizioni di sicurezza, secondo le disposizioni del regolamento.

4. Chiunque viola le disposizioni di cui ai commi 1 e 2 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 74 a euro 299. Quando il mancato uso degli indumenti e del casco riguarda un minore trasportato, della violazione risponde il conducente.

5. Chiunque importa o produce per la commercializzazione sul territorio nazionale e chi commercializza indumenti e caschi protettivi per motocicli, motocarrozzette o ciclomotori di tipo non omologato è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 779 a euro 3.119.

6. Gli indumenti e i caschi di cui al comma 5, ancorché utilizzati, sono soggetti al sequestro ed alla relativa confisca, ai sensi delle norme di cui al capo I, sezione II, del titolo VI».

mercoledì 14 aprile 2010

FORSE NON TUTTI SANNO CHE...


Giancarlo Falappa, un personaggio come nessuno, un pilota che avrebbe vinto anche alla guida di una graziella...Una persona dal cuore e dal coraggio sconfinato, un pilota che incantava gli autodromi di tutto il mondo...

Di seguito un breve sunto della sua sua carriera, e aneddoti ASSURDI che potranno farvi capire chi è in realtà GIANCARLO FALAPPA

Il leader assoluto di questa categoria di eroi romantici � sicuramente Giancarlo Falappa. Le sue gesta sono talmente eclatanti e incredibili che anche i testimoni oculari hanno difficolt� a farsi credere quando le raccontano. Ma ricordatevi che quando sentite qualcosa su Falappa, anche se assurda � rigorosamente vera.

Per convincervi voglio raccontare solo alcuni episodi che hanno caratterizzato la breve ma fantastica carriera del Leoni di Jesi.

Per primo la leggenda narra di un Falappa che inizia a correre nel Motocross. dopo aver vinto facilmente il campionato Italiano Cadetti BoyCross passa tra i senior con una moto non proprio competitiva come l'artigianale Villa.

Nella competizione mondiale "Coppa Intermarche" a Lovolo il nostro eroe si trova a correre per la squadra Villa con Orlando e Vicarelli e al via, quando il polverone si abbassa, lo troviamo a terra che si era agganciato con i suoi due compagni di squadra.
Come un felino rimonta in sella e si getta all'inseguimento del gruppo di testa, che ormai era a fine pista, con un certo Malherbe su Honda al comando! I suoi compagni di sventura pi� lenti del marchigiano cercano la moto, ma ripartono a moto invertite perch� Falappa nella fretta ha preso la moto di Orlando e con quella al termine del primo giro � ultimo, al secondo � 20°, al terzo è 15° fino a risalire alla 6° posizione finale dopo aver corso tutta la gara con una moto non sua!

Nonostante questa impresa Falappa non trov� moto pi� competitive e decise di smettere col motocross, rimanendo fermo per 2 anni fino al 1988, quando un concessionario gli affidò una Suzuki GSX-R 1100 per provare a correre in pista nell'Italiano Sport Production.

Falappa vinse tutte le 4 selettive e 2 finali arrivando alla finalissima del circuito del Mugello dove gareggiò con la Bimota ufficiale e, se avesse vinto il Campionato, avrebbe avuto il posto nel mondiale Superbike dell'anno seguente. Giancarlo cadde nel giro di ricognizione e ruppe la pedana del cambio, riuscendo lo stesso a partire conducendo la gara senza pedana e facendo segnare il record sul giro!

A met� gara vol� via alla esse in discesa ma il suo antagonista per l'emozione di vedere il rivale a terra vol� via dopo poco, regalando il titolo e la promozione nel mondiale a Falappa.
Quindi l'ex crossista con "ben" sei gare di velocit� alle spalle, debutt� nel mondiale nel 1989 come spalla del famoso Fabio Biliotti, ex Campione Europeo e buon pilota della 500. Il povero Biliotti non sapeva che diavolo di compagno di squadra aveva nel Team, e rimase molto male quando Falappa segn� la poleposition a Donington per andare poi a conquistare la vittoria nella sua prima gara mondiale!

Biliotti smise di correre e Falappa conquist� altre vittorie a Le Castellet e Mosport, finendo la sua stagione d'esordio al sesto posto deliziando il pubblico con le prime impennate in piedi al termine delle gare vittoriose.

Ma oltre alle incredibili impennate, la leggenda di Falappa inizia a crescere grazie ad episodi come la vittoria su Baldwin in Francia! Nella gara francese la Bimota chiamò il velocissimo Mike Baldwin come compagno dello scatenato Falappa, e l'americano si rivelò subito molto veloce, ingaggiando un duello stratosferico con il marchigiano.
Nel lunghissimo rettilineo di partenza i due si scontrarono pi� volte a 290 km/h orari, e proprio una botta pi� violenta delle altre convince l'americano a desistere, lanciando Falappa verso la vittoria ottenuta senza un semimanubrio! Proprio cos�: nell'ultimo scontro Falappa spezzò il semimanubrio sinistro, finendo la gara con la mano sulla forcella...

Bracco e Leo, suoi meccanici dell'epoca (ora in forza alla Ducati), ancora si commuovono raccontando la faccia di Giancarlo che appena arrivato gli urla "cambiate il manubrio prima del parco chiuso senn� me squalificano!".

Ma non � finita qui, perch� il Leone di Jesi pass� l'anno seguente in Ducati, ed il modo in cui ottenne l'ingaggio � degno del personaggio: mentre Marco Lucchinelli (allora team manager Ducati) si dirigeva a 180 km/h in autostrada verso la pista di Misano, si vide aprire la portiera destra da un pazzo in moto, che lo salut� per poi ripartre impennando...

Scocc� l'amore a prima vista e con la 851 del team Lucchinelli, Falappa conquist� la Pole e la vittoria al suo debutto con la bicilindrica di Borgo Panigale. Il resto � scritto nell'albo d'oro del mondiale SBK con 16 vittorie 8 Pole e tanta ma tanta adrenalina regalata a tutti gli amanti del motociclismo, in soli 4 anni di gare.

materiale tratto da www.giancarlofalappa.com

martedì 6 aprile 2010

sono passati 7 anni!!

DAIJIRO KATO TRIBUTE from Fabrizio Trombetta on Vimeo.




"dagli un giro" kato si spense sette anni fa sul circuito di Suzuka (Jap). Al terzo giro perse il controllo della sua Honda andando ad impattare contro un palo situato a bordo pista. Da quel giorno il motomondiale non è più tornato su quella pista per ovvi motovi di sicurezza (vie di fuga inesistenti).
Tutti lo ricorderemo come un jap tutto sorrisi e gentilezza, dal talento cristallino...doveva essere lui l'antiRossi....